Il sistema internazionale è entrato in una fase di “nuovo disordine”, con istituzioni multilaterali indebolite, competizione tra potenze e crisi regionali difficili da contenere. La guerra in Ucraina e l’instabilità in Medio Oriente, con il fragile equilibrio a Gaza, ridefiniscono la sicurezza europea e mettono sotto pressione risorse energetiche, militari e finanziarie di UE e Italia.

In parallelo, la rivalità tra Stati Uniti e Cina si gioca sempre più su geoeconomia e tecnologia – dazi, sanzioni, controlli su semiconduttori e tecnologie critiche – frammentando catene del valore e mercati. Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca accresce l’incertezza sugli equilibri transatlantici, mentre il Sud globale prova a sfruttare nuovi margini di manovra tra i blocchi.

Per l’Europa e per l’Italia questo nuovo disordine comporta un doppio vincolo: proteggere sicurezza, competitività e coesione interna e, allo stesso tempo, ridefinire il proprio ruolo tra alleanza con gli Stati Uniti, gestione del rapporto con Cina e Russia, rilanciando la centralità del Mediterraneo allargato.

Durante questo incontro, Federico Rampini offrirà una lettura dei principali driver di questo disordine e delle loro implicazioni per sicurezza, economia e scelte di policy.
In particolare saranno approfonditi:

• dal “nuovo disordine” alla competizione tra Potenze: erosione dell’ordine liberale, frammentazione delle regole e regionalizzazione di sicurezza ed economia
• le guerre “di sistema” ai confini dell’Europa: Ucraina, Medio Oriente e Mediterraneo allargato come archi di crisi permanenti per l’Europa e per l’Italia
• l’Europa tra autonomia strategica e alleanza transatlantica: difesa comune, strategia industriale della difesa, rapporto con la NATO, Stati Uniti e Cina
• il posizionamento dell’Italia e il suo ruolo nel Mediterraneo.